giovedì 31 marzo 2016

L'APERITIVO IN CENTRO: I FAVOLOSI SALUMI DI SIMONI

#APERITIVO!!!


Che siate o non siate bolognesi, se vi trovate in centro a Bologna e cercate idee per l'aperitivo, un passaggio nelle viuzze dietro al portico del Pavaglione è d'obbligo: via Drapperie, via Pescherie Vecchie, via Caprarie, via Clavature... l'intera area del "Quadrilatero" nasconde piccoli ma preziosi tesori.
Di giorno botteghe, di sera locali da aperitivo: passerete davanti a piccoli locali con salumi e formaggi appesi e gente stipata in tavolini o sgabelli, sistemati anche all'esterno, lungo le vie. Io vi consiglio di scoprirli tutti, un po' alla volta.

Io e Gano, qualche sera fa, ci siamo conquistati un tavolino fuori dalla meravigliosa Salumeria Simoni.
Mi sono arrampicata sullo sgabello (non sottovalutate il disagio di essere alti un misero metro e altrettanti miseri 56 centimetri) e mi sono goduta il chiacchiericcio delle altre mille persone che, come noi, affollavano questi splendidi piccoli locali.
Abbiamo ordinato un tagliere di salumi (molto abbondante) e due calici di vino: io un Franciacorta Rosé e Gano un Traminer, entrambi deliziosi.
Nel tagliere c'era prosciutto crudo, prosciutto cotto, mortadella, salame rosa (un salume tipico delle nostre tavole bolognesi, purtroppo quasi scomparso e difficile da trovare), parmigiano reggiano con aceto balsamico ed altri due tipi di formaggi ed un vasetto con pomodori secchi e qualche sottaceto.
Il tagliere era accompagnato da una crescenta con ciccioli di prosciutto di Parma, preparata da loro... da far girare la testa!


Quando ci ha portato tutto, il cameriere ci ha spiegato alla perfezione tutto quello che era presente nel tagliere, specificando anche i tipi di formaggi.
Spesa totale di 1 tagliere + 2 calici di vino: 23€.

SALUMERIA SIMONI
Via Drapperie, 5/2A - Bologna
Sito web: http://www.salumeriasimoni.it/
Facebook: https://www.facebook.com/salumeriasimonibologna/

E' stato un aperitivo gustoso e davvero piacevole, Salumeria Simoni promossa a pieni voti! :)

Se volete curiosare tra le botteghe storiche nel cuore di Bologna potete farlo sul sito di Bologna Welcome, a questo link.
Mi sa che io continuerò l'esplorazione dell'area enogastronomica... :)

martedì 29 marzo 2016

PASQUA IN COLLINA... DA CESARE


Ciao a tutti!

Eccoci tornati dai bagordi di Pasqua, spero che abbiate passato un bel weekend di festa assieme ad amici e parenti e che abbiate mangiato cioccolata fino a scoppiare :)In questi giorni sono stata in tanti bei posticini e ho assaggiato tante cose buone, e un po' alla volta vi racconterò di tutti... anche se non in ordine cronologico, cominciamo da Pasqua infatti :)

Il mio pranzo di Pasqua è stato, come di consueto, con i miei genitori e la nonna.
Noi per le feste non mangiamo mai in casa, andiamo sempre fuori e proviamo ogni anno posti diversi, e quest'anno siamo andati in un posto che conoscevano mia madre e mio padre perché c'erano già stati: l'Osteria Da Cesare.
Dalla pagina Facebook dell'Osteria Da Cesare
L'Osteria Da Cesare non è solo un bel posto dove mangiare (bene), ma è anche locanda e room & breakfast, e si trova in uno scenario bellissimo, sulle colline di Castel San Pietro Terme.
Gestione famigliare e cucina tradizionale casalinga, l'osteria nasce nel 1948 grazie ad Aldo e Linda e oggi è portata avanti dal figlio Cesare e la nuora Vilma con l'aiuto dei figli Marco e Alessandro. Tre generazioni, ci pensate che bello? :)
La vista è impagabile, sulle colline verdi tra Emilia e Romagna, e domenica era una bella giornata quindi mi sono goduta per bene tutto il panorama :)

Ma veniamo al cibo!
Per la giornata di Pasqua Cesare e famiglia hanno pensato di non proporre un menù fisso, ma di lasciare la libertà del menù alla carta arricchito da proposte della tradizione pasquale, una scelta che mi è piaciuta molto.
Io, genitori e nonna abbiamo preso 4 primi: io passatelli verdi con prosciutto e squacquerone, mio padre strozzapreti con salsiccia, asparagi e pepe rosa, e mia madre e mia nonna ravioli con pancetta e carciofi:

Passatelli verdi con prosciutto e squacquerone
Ravioli con pancetta e carciofi
Strozzapreti con salsiccia, asparagi e pepe rosa
Ovviamente ho assaggiato tutto e devo dire che mi sono proprio piaciuti questi primi un po' insoliti e particolari, soprattutto i miei passatelli, davvero straordinari!
La pasta è ottima, si sente che è casalinga, e gli abbinamenti sono stati davvero azzeccati. Partenza alla grande, insomma!

Anche tra i secondi c'era vasta scelta, sia per chi aveva voglia di Pasqua (mia nonna, ad esempio, ha preso le costolette di agnello fritte) sia per chi aveva voglia di altro (mio padre ha preso castrato e arrosticini, mia madre una tagliata rucola e grana). Poi c'è chi vuole fare sempre il diverso, cioè io: non ho preso un secondo perché i miei occhi si sono illuminati quando, tra i contorni, ho visto i carciofi al tegamino... io AMO i carciofi:

Carciofi al tegamino
Buoooni i carciofi! A me piacciono cucinati in tutti i modi, e nel menù, sempre tra i contorni, c'erano anche i carciofini fritti; li hanno presi i miei e io ovviamente li ho assaggiati... e ri-assaggiati, e assaggiati ancora :) veramente buoni, una frittura perfetta, uno tirava l'altro!
E dopo i secondi ovviamente è venuto il turno dei dessert: nel menù dei dolci c'era l'imbarazzo della scelta, tutti fatti in casa, scegliere è stato molto difficile.


E poi, dopo una ponderata riflessione, eccoli arrivare: torta "cioccolatosa" su letto di zabaione, ciambella casalinga con mascarpone e cioccolato caldo fuso (ribattezzata con un nome estremamente azzeccato, ovvero "Di meglio non c'è") e cheesecake ai frutti di bosco.
Belli, presentati magnificamente... ma soprattutto deliziosi!
Inoltre, insieme ai dessert, ci hanno servito anche dei pezzi di uovo di Pasqua con sopra fragole e panna... un'idea molto carina!

Il servizio è attento e cordiale, tutti sorridenti e gentili. Unico neo, il passaggio frequente di cameriere tutte diverse, che per carità, non è un difetto perché erano tutte cortesi e disponibili, però non capivamo più a chi avevamo ordinato cosa! Mi spiego, tre cameriere diverse ci hanno chiesto se volevamo ordinare i caffè e noi non eravamo più sicuri di quanti caffè sarebbero arrivati! Alla fine comunque i confusi eravamo noi e non le ragazze, perché i caffè sono arrivati giusti :) tutto è bene quel che finisce bene! :)
Vi dico anche quanto abbiamo speso, considerando che era Pasqua e che il menù non era fisso: 4 primi + 3 secondi + 4 contorni + 4 dessert + 1 bottiglia d'acqua + 1/2 litro di vino + 4 caffè, per un totale di 37,60€ a testa.
Ottimo rapporto qualità-prezzo quindi, soprattutto considerando che era una festività.

C'è stata anche una sorpresa alla fine, un "digestivo" molto particolare:




Sì sì, è proprio quel che pensate: zollette di zucchero imbevute nell'alcol, ognuna con frutta, bacche e aromi diversi!
C'erano ad esempio quelle al ginepro, alla curcuma, alla ciliegia e vaniglia... ci sono state offerte da Marco e Alessandro quando siamo arrivati alla cassa per pagare il conto; al posto di offrire ai clienti il solito digestivo loro hanno avuto questa idea. Io ho scelto "Fuoco del camino", un mix di bacche che, caspita, si chiamano "fuoco del camino" mica per niente! :D
I ragazzi hanno preso una zolletta, le hanno dato fuoco per un istante e poi me l'hanno servita: sì, anche la mia gola è andata a fuoco! :D molto forte, però anche molto buona! Mi sa che proverò a ripetere l'esperimento a casa :)

Ecco gli UP&DOWN dell'Osteria Da Cesare:
UP: i piatti casalinghi ma non banali; l'ottimo rapporto qualità-prezzo anche in un giorno festivo; la location, in un luogo piacevole e suggestivo.
DOWN: come dicevo l'unico neo che ho riscontrato è il passaggio frequente di cameriere tutte diverse che può creare confusione... compensa il fatto che il personale è molto organizzato, quindi il servizio è comunque efficiente.

OSTERIA DA CESARE (E LOCANDA)
Loc. Liano - Castel San Pietro Terme (BO)
Sito web: http://www.osteriadacesare.it/
Facebook: https://www.facebook.com/osteriadacesare.locanda/

Tirando le somme questo pranzo di Pasqua è andato proprio bene: coi miei cari ovviamente, e in un posto, l'Osteria Da Cesare, dove la famiglia si respira e si percepisce in ogni piatto, nell'atmosfera di tutto l'ambiente.
Si mangia bene, si spende il giusto, e il contesto attorno ad osteria e locanda è davvero piacevole, a pochi passi dalla città ma immerso nella quiete e nella natura.
Buon cibo & panorama splendido, cosa volete di più? :)

venerdì 25 marzo 2016

TREBBI: LA BOLOGNA DELLA TRADIZIONE


Scusatemi per l'assenza e per l'imperdonabile ritardo con cui pubblico il nuovo post!

E' stata una settimana intensa e ricca di impegni, sia lavorativi che non... ma alla fine ce l'ho fatta, subito prima di Pasqua eccomi tornata!

Devo ancora raccontarvi di sabato scorso e svelarvi dove sono stata a cena... un posto nel cuore di Bologna, immerso nel labirinto di stradine del centro: la Trattoria Trebbi.

Dalla pagina Facebook della Trattoria Trebbi
La Trattoria Trebbi si trova in via Solferino, una viuzza alle spalle del vecchio Tribunale di Bologna. A circa metà della via, all'improvviso si scorgono delle luci calde sotto un portichetto, e poi l'inconfondibile insegna di Trebbi.
All'interno l'atmosfera è accogliente e tra le prime cose che vedrete c'è il celebre buffet di verdure, fiore all'occhiello della trattoria. Il locale poi ha un tocco originale ed artistico, dato dai meravigliosi tavoli, dipinti dall'artista Andrea Beccilieri, che conferiscono all'ambiente l'aspetto di... una galleria d'arte gastronomica! :)

Per quanto riguarda il menù, la Trattoria Trebbi offre principalmente specialità della tradizione bolognese e regionale, ma non manca qualche proposta particolare: tra le tagliatelle, i tortelloni e la gramigna spuntano infatti anche, per fare un esempio, i ravioli di patate con guanciale ed erba cipollina; tra le proposte di carne vi segnalo in particolare la cotoletta alla bolognese e le varie tagliate.
Come vi ho già anticipato, al buffet invece potrete prendere antipasto e contorno, scegliendo tra le verdure grigliate, le cipolline all'aceto balsamico (favolose!), gli sformati e tante altre cose buone. Il menù di Trebbi segue anche la stagionalità, quindi a seconda dei prodotti che offre il territorio possono trovarsi tante proposte diverse.

E noi? Cosa abbiamo preso?
Io mi sono lasciata tentare da un piatto molto casalingo, ma veramente eccezionale: le conchiglie con sugo di salsiccia e piselli.

Conchiglie con sugo di salsiccia e piselli
Anche Gano e la nostra amica Simona hanno preso le conchiglie, Marco invece, il ragazzo di Simona, ha optato per gli spaghetti alla chitarra con guanciale e radicchio:


Spaghetti alla chitarra con guanciale e radicchio
Come potete vedere dalle foto le porzioni sono belle abbondanti!
Mi sono piaciute molto le conchiglie, saporite e gustose, come dicevo prima un piatto molto casalingo, ma veramente sfizioso!
Come secondi io, Gano e Simona, sempre allineati, abbiamo preso la tagliata aglio e rosmarino mentre Marco il galletto. Scusate, non ricordo perché, ma non ho fatto foto ai secondi! Forse avevo troppa fame! :D
Poi abbiamo preso dei contorni al buffet: la formula è semplice, ci sono un piatto grande e uno piccolo e c'è un range di spesa a seconda della quantità di verdure messa nel piatto; per spiegarmi meglio, il piatto piccolo ad esempio se ben ricordo va dai 5 ai 7 euro. Praticamente potete scegliere la quantità che volete, avendo subito un'idea di quanto costerà il vostro piatto. Un'idea molto particolare!

I dolci li abbiamo presi solo io e Gano, lui il tiramisù e io il salame di cioccolato (strano, eh?):

Salame di cioccolato
Anche questa, come potete notare, è una bella porzione.
La spesa è più che onesta, soprattutto visto il posto centralissimo (ma poco frequentato dai turisti, il che come ben sapete per me è sempre un punto a favore) e le porzioni abbondanti: ricapitolando noi abbiamo preso 4 primi + 3 secondi (io e Simona abbiamo preso una tagliata in due) + 3 piatti piccoli di contorni + 2 dolci + 2 bottiglie d'acqua + 1/2 litro di vino rosso della casa + 2 caffè + 2 grappe e abbiamo speso in totale 31€ a testa. Ottimo rapporto qualità-prezzo.

Lo staff è attento e affabile, in particolare i due signori (che credo siano i due titolari), uno ai tavoli e uno dietro al bancone, entrambi simpatici... di quelle persone che si percepisce subito che amano il contatto col cliente :) fantastici!

Eccoli qua allora, gli UP&DOWN della Trattoria Trebbi:
UP: è uno di quei posti dove ti senti come a casa e il merito è del pacchetto completo: piatti, ambiente e persone... la vera tradizione bolognese!
DOWN: se devo proprio trovare un DOWN, direi solo che magari sarebbe bello se il buffet fosse un po' più ricco e diversificato, per accontentare chi non ama le verdure... però che dire, anche così com'è è buono e sfizioso!

TRATTORIA TREBBI
Bologna

Mi piacciono molto i posti come Trebbi, perché fanno scoprire Bologna anche ai bolognesi: non solo con le specialità culinarie, coi piatti che magari facevano le nonne e che si trovano sempre più di rado nelle cucine dei ristoranti, ma anche perché per raggiungerli bisogna camminare ed esplorare le viuzze del centro di Bologna, quelle nascoste e meno conosciute, che sono le più belle. Per queste vie di turisti non se ne trovano tanti, ma va bene anche così: è bello custodire qualche piccolo segreto tra noi bolognesi e poi, all'occorrenza, accompagnare noi stessi un amico "forestiero" e insieme a lui scoprire e ri-scoprire quelle strade, quei posti, quei sapori. :)
No? :)

giovedì 17 marzo 2016

ANTICO ANGELO: INNOVAZIONE NELLE CANTINE DI UN MONASTERO

Non posso non raccontarvi di un gioiellino di ristorante in cui mi è capitato di pranzare un paio di domeniche fa a Monghidoro, in occasione della Festa del Maiale di cui vi ho già parlato qui.
"Capitato", come se fosse stato per puro caso, non è il termine giusto: lavorando a Monghidoro questo posto lo conoscevo già, c'ero già stata una volta e sì, me ne sono innamorata. Così domenica, vista la pioggia fastidiosa, io e i miei compari di abbuffata abbiamo deciso che ci meritavamo un pranzo in un bel posto. Questo bel posto a Monghidoro è la Cantina dell'Antico Angelo.


Un posticino di grande suggestione, interni in pietra vista e uno spirito antico: pare infatti che i locali fossero in origine le cantine di un monastero. C'è anche una piccola sorpresa, un pezzo di pavimento vetrato, che guarda giù, nei sotterranei... non vi dico cosa ci troverete, lo vedrete da voi :)
La chef Silvia Zanotti propone una serie di patti molto particolari, ancorati nella tradizione ma con quel tocco di originalità che ti rende incapace di scegliere cosa ordinare, perché vorresti assaggiare tutto!
Domenica, ad esempio, io ho preso le tagliatelle di farina di castagne con guanciale e pinoli, una ricetta insolita che mi ha piacevolmente sorpresa.

Tagliatelle di farina di castagne con guanciale e pinoli 
Come seconda portata ho preso qualcosa che dovete assolutamente provare: il favoloso fritto misto della Cantina!
Immaginatevi ogni vostro più profondo desiderio... fritto! Ecco, in questo piatto lo troverete! Dalle classiche verdure e crema fritta del tradizionale fritto misto alla bolognese, alle polpette, le mini cotolette, le mini mozzarelle in carrozza, gli anelli di mela, gli spaghetti fritti! Una cosa da perdere la testa, e poi la frittura non è né unta né pesante, quindi il piatto si gusta fino alla fine; è servito per 2 persone.

Fritto misto per 2 persone
Vi segnalo anche gli hamburger gourmet, che sono qualcosa di eccezionale.
L'ambiente comunque non è solo affascinante, è anche estremamente piacevole, con un clima rilassato ma conviviale; lo staff è formato da ragazzi e ragazze giovani e alla mano che ti fanno sentire come a casa, tra questi c'è anche Jack, che ha addirittura dato il suo nome al tortellino della Cantina! :)
Per me la Cantina dell'Antico Angelo è un posto dove non solo si mangia bene, ma dove si sta bene. Faccio i miei complimenti ai ragazzi, sono riusciti a creare un luogo tradizionale ma innovativo a Monghidoro :) bravi!

Voilà gli UP&DOWN della Cantina dell'Antico Angelo:
UP: la combinazione vincente tra tradizione e originalità, la capacità di rivisitare i piatti tipici in maniera "gourmet"; altro up, la location: meravigliosa!
DOWN: non pervenuti!

CANTINA DELL'ANTICO ANGELO
Monghidoro (BO)

Facebook: https://www.facebook.com/Cantina-Antico-Angelo/

Visto che il post è sotto il tag #cibostoria, vi mostro anche alcuni dei piatti che abbiamo provato l'altra volta: tortelloni di ricotta con mortadella e fichi, passatelli asciutti con pomodorini, guanciale, pecorino e timo, e una meravigliosa panna cotta alla liquirizia.

Tortelloni di ricotta con mortadella e fichi
Passatelli asciutti con pomodorini, guanciale, pecorino e timo
Panna cotta alla liquirizia
Dunque, presto (si spera) arriverà la bella stagione. Segnatevi in agenda tra le cose da fare: gita a Monghidoro. Per il pranzo o la cena, sapete già dove andare. :)

lunedì 14 marzo 2016

CAPPELLACCI ALLA CIPOLLA IN 5 PASSI!

Oggi voglio fare la food blogger figa :D
E quindi vi racconto il veloce procedimento con cui ieri abbiamo preparato (ok... GANO ha preparato) i cappellacci con la cipolla. Sì, lo sapete già, io non ho fatto assolutamente nulla per aiutarlo (vabbè, ho apparecchiato), ma in fondo il mio ruolo è stato come sempre il più importante: io ho mangiato.

CAPPELLACCI DI ZUCCA ALLA CIPOLLA
- in 5 passi -


Prima di tutto vi informo che noi i cappellacci di zucca li avevamo già pronti, fatti dalle esperti ed amorevoli manine dei genitori di Gano.
Quindi, una volta che avete i cappellacci, ecco cosa dovete fare:

1. Prendete una cipolla bianca e tagliatela: noi ne abbiamo usata solo mezza per 4 persone, e il sapore era forte; se desiderate un sapore più delicato, potete usarne meno di mezza.
2. Mettete la cipolla a rosolare in una padella antiaderente con un filo d'olio (se desiderate potete aggiungere anche un pizzico di zucchero).
3. Allungate con brodo di dado vegetale, da aggiungere nella padella mano a mano che si asciuga, fino alla fine della cottura.
4. Cuocete per 20 minuti.
5. Scolate i cappellacci e passateli nella padella con la cipolla, saltate... e il gioco è fatto.

Siete pronti per gustare il vostro piatto di cappellacci alla zucca in una nuova veste un po' insolita :) vi raccomando di non esagerare con la cipolla, troppa infatti può andare a coprire il sapore dolce della zucca. Come dice Barbieri, cercate di mantenere l'equilibrio dei sapori :)

Non ringraziate me, ringraziate lo chef Gano! :D
Buon appetito!

giovedì 10 marzo 2016

PALAZZO LOUP: CENA TRA AMICHE... DI CLASSE

Ebbene sì, la Festa della Donna è stata 2 giorni fa e io sono ancora qui che rido ripensando alla serata passata con le mie amiche... probabilmente la colpa (o il merito?) è stata del vino, ma abbiamo trascorso tutta la serata ridendo come delle matte per qualsiasi cosa. Insomma, ci siamo divertite :)
Abbiamo deciso di trascorrere la Festa della Donna andando a cena a Palazzo Loup, a Loiano, un posto meraviglioso che tanti di voi sicuramente conosceranno: albergo, ristorante, centro congressi, prestigiosa location per matrimoni e da un annetto a questa parte anche centro benessere, con la Bibele Med Spa.
 
Dal sito web di Palazzo Loup
Ed è alla spa che dovevamo andare inizialmente, per la serata dell'8 marzo infatti avevano organizzato un apericena proprio nel centro benessere; poi però, per vari motivi, alla fine abbiamo dirottato la scelta sulla cena classica nel ristorante Le Volte e, visto che la serata apericena+spa si ripete settimanalmente, abbiamo deciso che torneremo per sperimentarla.
 
Bisogna dire innanzitutto che Palazzo Loup è un'antica dimora settecentesca appartenuta al conte Luigi Loup, nobile agronomo svizzero molto attivo nella vita politica dell'epoca; grazie a lui negli ambienti del Palazzo si è svolto nel 1859 il cosiddetto "Convegno Segreto di Scanello" (la frazione di Loiano in cui si trova la struttura), a cui presero parte i più importanti personaggi politici del tempo, con l'obiettivo di favorire l'unificazione dei vari ducati della zona del centro-nord Italia, operazione che condusse poi alla riunificazione del Regno sotto Vittorio Emanuele II.
Insomma, in questo posto si respira una storia mica da poco.
 
I locali dove si trova il ristorante Le Volte erano in origine le cantine della dimora dei conti.
L'ambiente è davvero suggestivo, con lo splendido soffitto a botte e pietra a vista; l'impressione che si ha è quella di essere in un ambiente ricco di fascino ma comunque molto accogliente.
 
Dal sito web di Palazzo Loup
Per la nostra bella cena tra donne ho contattato Barbara, che a Palazzo Loup è la responsabile dei ricevimenti, dei banchetti, dei matrimoni... insomma, di tante belle cose :) lei mi ha mandato la proposta dello chef Filippo, che ha conquistato immediatamente sia me che le mie amiche.
Non c'è modo migliore di descriverla se non tramite le foto, perdonate la luce un po' strana che è venuta fuori:
 
ANTIPASTO: Pepite di parmigiano con pere caramellate su spinaci ai pinoli e riduzione di aceto balsamico:
 
 
PRIMO: Bigoli verdi gratinati al prosciutto:
 
 
SECONDO: Rosette flambate ripiene di porcini, con contorno di patate souteé:
 
 
DESSERT: Tortino "cuore morbido" al cioccolato con crema agli agrumi:
 
 
Il tutto accompagnato da un buon vino regionale.
Ecco, ho finito di pranzare poco fa e adesso ho già fame un'altra volta.
 
Era tutto veramente squisito, queste portate tradizionali ma allo stesso così insolitamente rielaborate mi hanno lasciata piacevolmente sorpresa. Favoloso l'abbinamento tra le pepite di parmigiano, le pere, gli spinaci e l'aceto balsamico, che non avevo mai provato prima, così come i bigoli gratinati. Ma anche il secondo e il dessert erano speciali, e la presentazione dei piatti fantastica.
Questa cena ci è proprio piaciuta!
E' stata una splendida serata perché, nonostante ci fossero altre persone al ristorante, ci siamo sentite coccolate quasi come se fossimo sole... un grazie al cameriere, così elegante ma cordiale, che ha sopportato tutte le nostre risate :)
 
Le mie splendide amiche e compagne di abbuffata: Elena B., Elena V., Chiara e Letizia
Questo posto è bello perché è elegante e raffinato senza essere pretenzioso, insomma, un posto di classe ma dove, con la cordialità e la gentilezza del personale, fanno sentire a proprio agio tutti, anche un gruppo di amiche matte uscite a festeggiare la festa della donna :)
 
E' arrivato quindi il momento degli UP&DOWN di Palazzo Loup:
UP: l'ambiente elegante ma accogliente e i piatti, tradizionali ma raffinati
DOWN: l'unico down è stato che, a salire fino a Palazzo Loup, abbiamo trovato la neve!!! Le strade però fortunatamente erano abbastanza pulite, quindi è bastato guidare con calma e prudenza... e una volta arrivate, il parco di Palazzo Loup innevato era uno spettacolo! :)
 
PALAZZO LOUP
Loiano (BO)
 
Concludo rivolgendo un avviso alle mie amiche: ora non ci resta che provare la spa! :)

lunedì 7 marzo 2016

MONGHIDORO, SI FA LA FESTA AL MAIALE!

Il mio lavoro, che è fare comunicazione e promozione turistica dell'Appennino bolognese, mi permette di occuparmi di un milione di cose diverse... alcune veramente interessanti, come organizzare eventi belli come la Festa del Maiale.
Esatto, ieri a Monghidoro (sì, il paese di Gianni Morandi... proprio quello) si è celebrata "sua maestà" il maiale, e io ho partecipato sì come organizzatrice, ma anche come spettatrice; per la prima volta ho assistito coi miei occhi all'antica pratica della lavorazione della carne di maiale (vegetariani, scusate, questo post forse non vi piacerà!), a partire dalla mattina i maestri norcini di Monghidoro hanno iniziato a imbastire e preparare tutto, lavorando la carne per le strade del paese.



La lavorazione dei maestri norcini
Il tempo non è stato molto clemente, per tutta la giornata non hanno fatto altro che alternarsi la pioggia, il sole, di nuovo la pioggia, addirittura il nevischio!
Ma questo non ci ha fermato: grazie alle dimostrazioni dei macellai, alle bancarelle dei prodotti tipici e agli spettacoli degli artisti di strada, di gente ne è venuta parecchia, ombrelli alla mano, e fino al tardo pomeriggio ci si è goduti la festa.



Sulle bancarelle dei prodotti tipici non vi dico il ben di Dio che c'era: oltre ai salumi c'erano formaggi, pane, torte, vini, e anche il celebre lampredotto toscano.

Una menzione speciale per una bancarella veramente particolare, quella della Salumeria del Cioccolataio del simpaticissimo sig. Stefano Masotti, che ho avuto il piacere di conoscere ieri, dopo aver intrattenuto con lui una lunga corrispondenza lavorativa :)
Stefano d'estate produce gelati e granite artigianali, d'inverno invece propone i suoi meravigliosi salumi di cioccolata... quando ha contattato me e i miei colleghi per partecipare alla Festa del Maiale e ci ha spiegato cosa faceva esattamente, l'idea mi è piaciuta subitissimo: in mezzo a tanti salumi sarebbe stato fantastico avere anche un bel maialino di cioccolata! :)
Stefano Masotti e la sua "salumeria" tutta di cioccolato
La mortadella di cioccolato

Da provare assolutamente la mortadella, la crema di liquore al cioccolato e ovviamente il favoloso kebab, che è stato una merenda perfetta dopo la mia lunga giornata lavorativa!

Stefano è simpatico, sorridente ed è stato molto gentile, mi ha fatto assaggiare tutte le sue specialità e mi ha permesso di fare foto a tutte le sue prelibatezze :)
Lo trovate in giro per le varie feste e sagre di paese, il prossimo weekend ad esempio sarà a BudrioCiok, la festa del cioccolato artigianale di Budrio.
Ma la Salumeria del Cioccolataio ha anche una pagina Facebook, vi lascio qui tutti i riferimenti:


LA SALUMERIA DEL CIOCCOLATAIO
di STEFANO MASOTTI
Mezzolara di Budrio (BO)
Facebook: https://www.facebook.com/lasalumeriadelcioccolataio/


Al di là di tutto quello che avevamo preparato per questo evento, la Festa del Maiale è stato un vero momento di festa e di condivisione per tutto il paese.
La mattina presto i norcini hanno cominciato la lunga preparazione della coppa, messa poi in un pentolone a bollire per diverse ore. Verso la metà del pomeriggio è venuto il momento di tirarla fuori dalle pentole, e così, in una nuvola di fumo, i norcini hanno riversato tutti i pezzi di carne sui grandi tavoli di legno, circondati da tutti i presenti: i macellai pulivano la carne, la "condivano" nel sale, e tutti mangiavano insieme, tra grida, chiacchiere e risate :)


Per me, ragazza di città, questo è stato il momento più bello.
In un paese come Monghidoro bene o male si conoscono tutti, ma attorno ai quei tavoli non c'erano solo i monghidoresi ma anche quelli che, come me, venivano da fuori: in quel momento tutti sembravano vecchi amici, si rideva, si scherzava, ci si litigavano le parti più buone :)
Uno dei norcini deve aver preso in simpatia me, Gano e i nostri amici (Stefano e Fabiana, grazie per essere venuti a trovarmi!), perché ci ha rimpinzati di coppa illustrandoci da vero professionista tutte le varie parti del maiale. C'era rumore, gente che parlava a voce alta, calici di vino: anche noi forestieri ci siamo sentiti parte di quel momento di condivisione.
Eh sì, perché una volta era proprio così: quando si disfaceva il maiale era una festa per tutti, arrivavano i vicini e si mangiava tutti insieme, si assaporava quella che era una vera ricchezza... in termini di cibo, è vero, ma anche in termini di compagnia.

Ecco, io ieri mi sono sentita ricca. :)
Vi lascio a un po' di foto, un assaggio di quella che è stata la Festa dei Maiale di Monghidoro, invitandovi a prenderne parte anche voi l'anno prossimo :) l'appuntamento, segnatevelo già in agenda, è sempre per la prima domenica di marzo.
Buona serata!





mercoledì 2 marzo 2016

60 MINUTI PER FUGGIRE... E CORRERE A MANGIARE!

Quella di sabato è stata una serata davvero particolare, e per dirvi perché devo allontanarmi per un po' dall'argomento "cibo" e parlarvi di questa novità a Bologna... le Escape Room.
Bè, forse non è proprio una novità-novità, ho scoperto che qui a Bologna ce ne sono già almeno 4! Però io ne ignoravo l'esistenza fino a pochissimo tempo fa, e sono rimasta talmente affascinata da questa esperienza che devo assolutamente raccontarvela.
 
Siamo da Secret Zone, in Strada Maggiore, nel pieno centro di Bologna.
L'obiettivo dell'Escape Room è uno: siete chiusi in una stanza e dovete esplorarla alla ricerca di indizi per trovare la via di fuga, ricordatevi di non tralasciare il minimo dettaglio perché potrebbe essere fondamentale. Ah già, dimenticavo: avete 60 minuti di tempo.
Vi ricordate quei vecchi videogiochi al pc, tipo Broken Sword? Ecco, l'idea viene da lì.
Per quelli che come me hanno un cuor di leone, non temete: il tema non è horror, e prima di prenotare ho controllato minuziosamente XD
Tornando a Secret Zone, qui le stanze e gli scenari sono due: una si chiama "Il testamento del nonno" e l'altra "Il magazzino del museo".
 
Il testamento del nonno

Il magazzino del museo
Siccome la capacità massima per ogni stanza è di 5 persone, noi, che eravamo 9, ci siamo divisi: io e le mie amiche Elena, Letizia e Chiara nella stanza del nonno, mentre i morosi sono finiti nel magazzino del museo insieme alle altre nostre amiche, Sara e Assunta.
Io e le ragazze dovevamo spulciare da cima a fondo lo studio del defunto Gherardo Asinelli alla ricerca del suo ricco testamento e riuscire a fuggire prima dell'arrivo della polizia, ovviamente in 60 minuti. Non vi svelo altro, sappiate solo che né noi né i ragazzi siamo riusciti a completare le missioni nell'arco dell'ora che avevamo, ma diciamo pure che noi ragazze siamo arrivate fino all'ultima chiave prima della soluzione, per cui ovviamente abbiamo vinto la sfida!!! :)
(c'erano dubbi?)
 
Ci siamo divertiti tantissimo, i ragazzi di Secret Zone hanno ideato degli intrighi veramente ingegnosi, si diventa matti cercando di decifrarli... ma quando riesci a risolvere uno degli enigmi provi una gran soddisfazione!
Con gli altri che erano nella stanza del magazzino non ci siamo raccontati le nostre stanze a vicenda perché vogliamo tornare per scambiarcele. E' un'esperienza che vi consiglio vivamente, un'ora insolita e divertente da passare con gli amici, adatta non solo agli adulti ma anche ai più piccoli... è stato fantastico!
 
 
Vi lascio i riferimenti e vi ripeto: provateci!
SECRET ZONE
Strada Maggiore, 40 - Bologna

Sito web: http://www.secretzone.it/
Facebook: https://www.facebook.com/secretzone.bologna/
 
Ovviamente dopo le nostre fatiche intellettuali ci meritavamo fortemente una bella cena, così siamo rimasti in centro e siamo andati alla Trattoria del Rosso, in via Augusto Righi.
Premetto che erano un po' di anni che non ci tornavo; non so se in questi anni sia cambiato qualcosa o meno, sabato abbiamo mangiato bene... io però me lo ricordavo un po' meglio.
La cucina è quella tradizionale bolognese, pochi piatti nel menù ma i più caratteristici: tra i primi troviamo lasagne, tortellini, tortelloni, tagliatelle, gnocchi e pasta e fagioli; tra i secondi stinco al forno, galletto, cotoletta alla bolognese e anche qualche proposta vegetariana, come le melanzane alla parmigiana e la scamorza con le verdure alla griglia.
 
Dal sito web della Trattoria del Rosso
L'ambiente è piacevole e conviviale, la sala più caratteristica è sicuramente la prima, coi tavoli in legno e i colori caldi; il locale è parecchio ampio e prosegue dietro quella porta che vedete nella foto qui sopra, con le altre sale più semplici e informali; la sala dove eravamo noi era carina perché era quella con la cucina a vista.
La Trattoria del Rosso ha sicuramente un pregio: pur trovandosi in piena zona turistica è un posto dove vanno volentieri anche i bolognesi. Il menù è probabilmente studiato per i turisti, con le proposte più tipiche della cucina bolognese, ma la qualità è superiore e piace anche a noi "autoctoni".
 
Ma veniamo al dunque, ovvero, cosa abbiamo mangiato?
Io avevo una gran voglia di una cosa che, ahimè, non mi capita di mangiare spesso: la cotoletta alla bolognese! Eccola qui sotto, insieme alle tagliatelle al ragù ordinate da Chiara.
 
Tagliatelle al ragù
 
Cotoletta alla bolognese
C'è chi ha preso un primo, chi un secondo, chi le crescentine con gli affettati (nota: le crescentine non mi hanno fatto impazzire, le ho trovate un po' troppo unte e si sentiva molto il sapore del fritto), ma alla fine abbiamo concluso tutti col dolce.
Io ho preso la panna cotta alla fragola, ma ho immortalato anche la tenerina al cioccolato (che aveva davvero una bella faccia) col mascarpone.
 
Tenerina al cioccolato con mascarpone

Panna cotta alla fragola


Insomma, sì che ho mangiato bene, però che dire... ci sono stata l'ultima volta qualcosa come 4 anni fa, e mi ricordavo tutto un po' più buono.
Nota: ho trovato il servizio veloce ma un po' confusionario, abbiamo dovuto chiedere almeno un paio di volte piatti che ancora mancavano. E poi c'era un cameriere che non sorrideva mai! (uno solo per fortuna, gli altri erano più cordiali)
Spesa invece più che onesta: 7 primi + 7 secondi + 8 dolci + 4 bottiglie d'acqua + 2 litri di vino della casa per un totale di 23€ circa (scusate, non ricordo la cifra esatta, mannaggia a me).

Ecco allora gli UP&DOWN della Trattoria del Rosso:
UP: pur essendo nel pieno della "zona dei turisti", è un posto con una qualità e uno spirito che piace anche a noi bolognesi; ah, altro UP: la cotoletta alla bolognese :) da provare
DOWN: il servizio un po' confuso... e tu, cameriere serioso, sorridi un po' di più! :)

TRATTORIA DEL ROSSO
Bologna

Sito web: http://www.trattoriadelrosso.com/
Facebook: https://www.facebook.com/trattoriadelrosso/

Bè, è stato un sabato che ci ha spremuti a livello intellettuale (!!!) con l'escape room, ma poi una bella cotoletta alla bolognese mi ha restituito tutte le energie! :)

Concludo condividendo con voi un primo piccolo traguardo su Kapotavola: ieri la pagina Facebook ha raggiunto quota 200 FOLLOWERS! Vi ringrazio tutti, voi primi 200 e tutti quelli che verranno dopo :)
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